Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2012

La Casa che non c'è..

quel posto intimo e accogliente dove coccolare i miei sogni. Ecco io la mia casina me la immagino così.. Un cucina un po' country.. con una credenza in cui esporre i miei bicchieri colorati                           e un'alzatina per i dolci che mi diverto a fare la domenica..                                                             per accompagnare il più classico dei tea delle cinque messo in infusione in una teiera che mi ricorda il Cappellaio Matto (e non so perchè) e poi gustarselo con calma magari su un bel divano colorato, avvolti in una coperta calda e leggendo un  bel libro ..sogni.. :)

Filosofeggiando

Dopo mesi di giri a vuoto e paranoie pressochè costanti, mi sono letterarlmente "scassata i cabasisi", tanto per dirla come Camilleri (un grande..ma questo è un altro discorso). Mi sono messa a riflettere seriamente se era la quella la vita che volevo continuare a vivere. Ma anche a sopravvivere, che forse, come termine, ci azzecca di più. Non era più una cosa fattibile quella di uscire solo per aumentare la probabilità di fare incontri. Guardare la vita degli altri e invidiarla. Vedere le conquiste degli altri e pensare di avere una vita inutile per il semplice motivo che a me non stanno capitando le stesse cose. Mi sono fatta alcune domande e ho cercato di essere il più onesta possibile nelle risposte che mi sono data. Il risultato è stato che alla domanda: Ma adesso Fe, vorresti davvero qualcuno? la risposta è stata NO. Quindi mi sono detta, stai serena fatti la vita come vuoi tu e fottitene del resto. Inoltre mi è anche venuto da pensare che andare in giro con lo sg

Imbarazzi da palestra

Questa non mi era mai capitata e mi sono imbarazzata tantissimo. Lunedì arrivo in palestra con un leggero anticipo, quindi, oltre a trovare uno spazietto sulla panca dello spogliatoio, sono davanti alla sala un dieci minuti prima. Mi siedo e aspetto, intanto cerco di piegare un origami, a fianco a me c'è seduta un'altra ragazza del corso e ne stanno arrivando altre. Ad un certo punto mi sento accarezzare i capelli sulla nuca, e ci rimango male, alzo gli occhi e mi ritrovo l'istruttore. Mi chiedo onestamente che cosa voglia.. Poi sorrido e saluto, fine. Almeno per me. Lui si siede a fianco e comincia a parlare, pensando che non ce l'avesse con me continuo a piegare la carta. Deduzione sbagliata. Riattacca bottone. Incomincia a chiedermi cose e nel giro di 5 minuti mi ritrovo a dirgli l'eta e che ho 33 anni e che sono single da un anno e mezzo. (idiota che sono). Mi tocca un ginocchio e mi dice dai su, sai come si dice no? che chiodo scaccia chiodo..e io: non so

Tempo d'archivio

Il guaio è che quelli con tanti problemi li trovo tutti io. Il mio amichetto, quello da "sito specializzato in incontri" ( per altro pure a pagamento -non l'amico, ma il sito) si è rivelato essere un tantino incasinato, in testa e fuori. Ora, non mi sono rifiutata di essergli amica, ma sono stata abbastanza chiara sul fatto che non voglio per nessun motivo una storia (con lui).  Non sarebbe una cosa sana e onestamente non me la sento proprio di costruire qualcosa con una persona che ha spiccati problemi di socializzazione. Cattiva? Forse..ma pazienza, sento che non è la cosa giusta per me. E in ogni caso questa cosa mi è servita per capire che adesso non è il momento giusto per nessuno. Ho raggiunto una specie di tranquillità e sto bene. Almeno per ora ho deciso di mantenere la rotta. Non ho intenzione di cercare nessuno nè adesso nè nel prossimo futuro. Non so come sia successo, ma sono serena. Non ho più quel malcontento di prima, quell'impulso di continuar